Daniele – Daje, daje!!!!
Io – Va bene, tra le tante cose, troverò il tempo di scrivere il post.
Daniele – Mi raccomando, che sia autorale!
Io – (espressione di sorpresa) Eh?! In che senso autorale?
Vado immediatamente sul web e leggo: “relativo all’autore di un’opera”.
Quindi devo parlare di me? Un post autoreferenziale?! Ma a chi interessa? Sono il primo a disinteressarmi di me stesso!
Va bene, va bene, ho capito! Era solo un modo per iniziare a scrivere un post su questa benedetta piattaforma! Non so da dove cominciare…
Il fatto è che questo progetto – LIMITI – intendo, è partito da talmente tanto tempo, ci stiamo lavorando così intensamente, che non riesco a definire quali sono gli step importanti. Stando all’entusiasmo di Daniele (Muratore. nda): “SenzaCravatta è il passo più fondamentale ed ambizioso, quello di maggior respiro, legato ad una promozione del teatro completamente rivoluzionaria riguardo gli schemi adottati fino ad ora e bla bla bla…” (dissolvenza sonora con perdita di attenzione… non lo seguo già più)
Sarà che sto diventando “anziano” – sono il più vecchio dello staff (nota autoreferenziale. nda) – ma ancora non ci capisco molto del web 2.0, delle cose “smart… uazzamericanboi, cansassiti”; ne immagino il potenziale, ma non riesco ancora a trovarmici… e allora?
Allora preferisco andare a ritroso e ripensare ai momenti, già nostalgici, della lettura del bando ministeriale “Giovani per il Sociale”, grazie al quale siamo qui.
Ecco, preferisco soffermarmi senza retorica sui due termini del titolo e rivivere tutti gli istanti nei quali in questi oltre vent’anni (altra nota autoreferenziale nda), insieme a Michelangelo (Fetto. Nda), inizialmente giovane, ho “frequentato” i giovani e “bazzicato” ambienti sociali.
Sono oltre vent’anni che ci occupiamo, nutrendoci, dei giovani e della loro formazione teatrale… e sono passati più di dieci anni da quando sono entrato per la prima volta in un penitenziario (da operatore! altra nota opportunamente autoreferenziale. nda).
Il gusto, per ora, mi viene di là, dai quei ricordi, che mi tengono legati. Ma a cosa? a quella sciocchezza là… a quella noja… a tante stupide illusioni… insulse occupazioni… (cit.).
L’idea di LIMITI era quella di replicare ancora una volta un percorso intenso, emozionante, illusorio e al tempo stesso necessario; e questa volta coinvolgere altri giovani, gioire del loro entusiasmo, contagiarsi della loro operosità, rassicurarli sulle loro incertezze, condurli nella conoscenza dei meccanismi e tranquillizzarli sulla gestione dei rapporti con gli “altri” ragazzi, visti sempre come “belve in gabbia”.
È bello osservarli, non visti, i giovani liberi e i giovani ristretti, durante gli incontri, provare la memoria di una poesia, impegnarsi; è bello, mentre si sta lavorando ad una scena, cogliere, con uno sguardo, la complicità che solo i giovani riescono a stabilire, l’annullamento dei pregiudizi, il superamento del “limite”, la condivisione della “periferia”.
Per esempio se avete ancora qualche minuto spendetelo per vedere la terza e la quarta video intervista dei nostri Youtuber. Oggi abbiamo Giovanni e Vito:
Questo stiamo facendo, semplicemente questo!
Poi, fra breve, andremo in scena e tutto finirà… sì! Anche se dovremo lavorare ancora per un anno e mezzo al progetto, pubblicare il libro, presentare il docufilm che stiamo girando e… rendicontare tutto al Ministero e… continuare a far vivere la piattaforma SenzaCravatta!!!… tutto finirà!
P.S. lasciatemi, a margine, l’ultima nota autoreferenzial/nostalgica: Sì, sì. Questa che ora qua è una sciocchezza… questa che ora qua è una noja… e arrivo financo a dire, questa che ora è per noi una sventura, una vera sventura (messaggio per Celeste)… sissignori, a distanza di quattro, cinque, dieci anni, chi sa che sapore acquisterà… che gusto, queste lagrime… di gioia!!!