Mille e uno incontri

Mille e uno incontri

“Ogni nuovo incontro consiste nel riconoscimento dei nessi.
Ci si renderà conto che non esistono
problemi speciali, che possono essere 
riconosciuti o risolti
isolatamente, perché in definitiva tutte le persone
e le cose sono connesse e dipendono una dall’altra” (Kandinsky)  

Il lungo percorso di questo progetto è iniziato ormai diversi mesi fa, con un primo INCONTRO tra i vari docenti e gli organizzatori per iniziare a strutturare una griglia, un terreno comune su cui muoverci e far muovere i ragazzi attorno al vasto materiale che avevamo di fronte. A questo incontro ne sono succeduti  altri tra i soli docenti  e poi c’è stata la fase dei “provini”, dell’incontro cioè di noi docenti con i giovani attori che avevano fatto domanda per partecipare al progetto; poi ancora incontri per decidere tra i provinati chi fossero i 20 partecipanti al progetto “Le mille e una notte” ed infine l’inizio del progetto vero e proprio, con l’avvio di questa prima fase laboratoriale durata sei settimane, a cui poi seguirà la fase di allestimento vero e proprio dello spettacolo.

Durante queste prime intense sei settimane, l’incontro con i ragazzi è stato, a mio avviso, molto intenso e ricco di  sfumature diverse. All’inizio si è lavorato per far seguire all’incontro la conoscenza, una conoscenza reciproca in cui 20 giovani attori provenienti da realtà diverse dovevano imparare a conoscersi, fidarsi, affidarsi.. e questo doveva accadere sia al loro interno, che verso il gruppo dei “docenti”. Mi pare giusto sottolineare come da subito ci si è relazionati a loro più che come allievi, come giovani colleghi, giovani professionisti a cui ognuno di noi docenti poteva trasmettere oltre ad una competenza specifica, soprattutto la propria esperienza professionale.

E’ stato molto interessante per me che ho seguito i ragazzi per tutti i giorni di questa prima fase prettamente laboratoriale, osservare il loro percorso, in cui, ad una prima fase di incontro/conoscenza, è seguita la difficile fase del cominciare a mettersi in gioco, cercando di superare le normali difficoltà di un gruppo nuovo che ha a che fare con un materiale nuovo, e vedere come pian piano ognuno si liberava delle proprie barriere e cominciava a non pensare più a “recitare”, ma a lavorare indagando più sulle domande da porsi che sulle eventuali facili risposte da potersi dare.

Questa prima fase ha visto coinvolti pienamente i giovani attori su tutti gli aspetti di “Le mille e una notte”; da quello prettamente recitativo, all’aspetto drammaturgico, a quello video e sonoro. L’incontro con tanti professionisti in tanti campi diversi dello spettacolo credo sia il vero punto di forza di questo tipo di progetto. Potersi confrontare con chi svolge concretamente questo mestiere da più tempo di loro, può significare per questi 20 giovani attori, capire meglio, dall’interno, cosa significa mettere insieme le varie competenze che alla fine convergono nella realizzazione di un unico spettacolo. Ciò, credo, potrà permettere loro di acquisire una consapevolezza maggiore nei propri mezzi e riuscire ad interagire con altre professionalità,  perché questo è fondamentalmente un lavoro fatto di INCONTRI.

Questo post è stato scritto dal Docente Roberto Manzi

Roberto Manzi consegue nel 2002 il diploma di attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”.

Tra i lavori teatrali più importanti, partecipa allo spettacolo “Odissea” del Teatro del Carretto, nel 2004. Nel 2011 prende parte, nel ruolo di Cassio, allo spettacolo “Giulio Cesare” di W. Shakespeare, con la regia di Andrea Baracco, andato in scena al Globe Theatre di Londra e vincitore del CERTAMEN ALMAGR-OFF, Festival Internacional del Teatro Clasico di Almagro (Spagna). Dal 2014 è in scena con lo spettacolo “Don Giovanni” di Molière, con la regia di Alessandro Preziosi. Nel 2008 debutta al cinema con il cortometraggio “Oradamore”, vincendo il premio come miglior attore alla XI edizione del Festival Internazionale del Corto in Sabina. All’attività di attore unisce quella di assistente alla regia, trainer e docente di recitazione.